I lavori del Consiglio Nazionale della FNOVI, si sono svolti a Napoli con importanti e “decisivi” argomenti all’ordine del giorno, che nelle loro applicazioni pratiche si annunciano come “rivoluzionari” per la categoria dei Medici Veterinari (e non solo).
Venerdí pomeriggio l’apertura con i saluti del Presidente Luigi Navas che da il benvenuto ai presidenti delle province italiane.
I medici veterinari devono ora agire convintamente su due fronti, ha spiegato il presidente nazionale Fnovi, Gaetano Penocchio, durante la sua relazione, citando una riflessione di Giuseppe De Rita, con il coraggio di distinguere i due “mercati” su cui operare, da presidiare e coltivare in modo diverso ma ugualmente efficace, attivi su entrambi con una chiara “bivalenza”: sul mercato privato degli animali da compagnia, anche per contribuire sempre più alla consapevolezza del loro “valore”; e su quello della filiera che parte dall’allevamento e finisce sulla tavola, con l’evidenza della sua importanza economica e strategica, considerata la sostenibilità come un’opportunità.
Grande attenzione al momento del bilancio preventivo 2022, approvato all’unanimità, a cura del neo Tesoriere Fnovi Benedetto Neola che apre la sua relazione con un ampia discussione sui compiti degli Ordini, soprattutto in questa delicata fase, e alla necessità di essere politicamente compatti e forti. La discussione continua su una serie di potenziamenti e implementazioni di attività, in risposta e a conseguenza dell’emergenza pandemia, e per le necessità di miglior funzionamento ed efficientamento degli Ordini sparsi sul territorio italiano con le loro varie attività di informazione, rappresentanza, formazione.
Altri argomenti di interesse sono stati la veterinaria di precisione con il prezioso intervento del Prof. Giuseppe Campanile; gli aggiornamenti in tema di anagrafe canina e Patentino per i proprietari di cani; il Protocollo d’intesa tra FNOVI-Centro di referenza per l’oncologia veterinaria e Comparata (CEROVEC) e Lega Italiana per la lotta contro i tumori (LILT) e la Certificazione delle Competenze.
Di assoluto interesse, la conclusiva tavola rotonda introdotta e moderata da Antonio Limone, Coordinatore II.ZZ.SS. e Consigliere FNOVI, su “Sanità e prevenzione: nuovi modelli organizzativi in ottica One Health”, con gli interventi di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli; Matteo Lorito, rettore dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”; Antonio Decaro, presidente dell’ANCI; Daniela Mulas, vicepresidente FNOVI e lo scrittore Maurizio De Giovanni.
Come ha ben sottolineato il dott. Limone, il cambiamento non è atteso alle porte, è da vederlo quasi alle spalle, assieme alla convinzione che senza una nuova Sanità di prevenzione i sistemi di assistenza “universalistici” non potranno più reggere il peso delle prestazioni richieste, con il fatto che è quindi diventata ineludibile necessità riorganizzare la Medicina pubblica in questa direzione sul sistema ambiente-cibo-salute che vede già i Medici Veterinari principali protagonisti. È questo allora il momento – ha spiegato – di dimostrare grande unità, responsabilità e trasparenza tra i Veterinari, considerato l’enorme impegno che viene richiesto loro, con la centralità, la forza e il sempre maggiore prestigio riconosciuti alla professione. Al Paese serve un contributo aperto della Veterinaria, non settoriale, ma condivisivo, frutto di skills e competenze trasversali correlate, coordinate, per poter incidere a fondo e risolutivamente sulla salute “circolare” e la buona economia del pianeta.
Lo scrittore-giallista Maurizio De Giovanni ha fornito una “lettura” particolare e “intimista” della professione medico veterinaria, che deve essere prima una “vocazione”, e che mette la più preziosa istanza della salute animale, umana e ambientale al primo posto. La pandemia ha consacrato l’assoluta importanza di un’organizzazione come la FNOVI fuori dalla settorialità di un tempo, e parte integrante di un’operatività di sistema. “Il ruolo dei medici veterinari è più che mai decisivo per il nostro futuro – ha detto – e noi dipendiamo da voi”.